Pubblicazioni

La semiotica per la creazione della strategia digitale

in Lexia | 33-34, Semiotica e Digital Marketing, ed. Aracne, settembre 2020.

Oggi la semiotica può dialogare con il Digital Marketing in molti ambiti. Fra questi, ci sono gli studi e le attività di Search Engine Optimization (SEO), il Digital Storytelling, il mondo della Web Usability e dell’Interface Design, l’analisi della User Experience (UX), le ricerche sulla viralità online, il videogame design, gli studi sulla gamification, le strategie di new branding nella comunicazione d’impresa, l’analisi qualitativa di grandi masse di dati. Questo numero di Lexia mostra, in modo rigoroso e con linguaggio accessibile anche ai non addetti ai lavori, quali teo­rie, concetti e metodologie della semiotica possano essere applicati in modo proficuo a ciascuno di questi ambiti.

Questo numero nasce da un convegno che si è tenuto all’Università di Reggio Emilia e al quale ho partecipato con un intervento che poi ho ripreso per la scrittura dell’articolo qui presentato. Si parla di come la semiotica possa essere uno strumento molto potente per la creazione di una strategia digitale.

Lexia è la rivista internazionale di semiotica pubblicata dal Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione (DFE) dell’Università di Torino. Dal 2009 è la rivista internazionale peer-reviewed del Centro Interdisciplinare di Ricerca sulla Comunicazione (CIRCe).

Il sito di Lexia è qui.

Strategia Digitale. Il manuale per comunicare in modo efficace su internet e social media.

Giuliana Laurita e Roberto Venturini, Hoepli, 2014 – seconda edizione 2016.

Nasce dal felice incontro con Roberto Venturini e dal nostro desiderio di fissare su carta quello che entrambi abbiamo fatto nella quotidianità del nostro lavoro: creare strategie digitali, ma anche spiegarle, insegnarle, renderle comprensibili. È proprio quello che dichiara di essere, un manuale. Per chi lavora nel digitale, per chi coordina gente che lavora al digitale, per chi deve fare digitale in azienda ma non sa da dove cominciare.

L’obiettivo è quello di mettere ordine: se infatti per i singoli pezzi di digitale come il SEO/SEM, le Digital PR, il Social, sono stati scritti fiumi di parole, la parte che viene prima di tutto questo, la strategia digitale, appunto, non era mai stata considerata. O meglio, ciascuno si è costruito il suo modo di procedere, la sua metodologia, sulla base dell’esperienza e dell’esigenza del momento, senza mai codificare niente.

Dall’introduzione alla seconda edizione:
“Questo libro vuole essere una guida che spiega, a chi non è esperto, quali sono gli step necessari, e ordinati, per pensare e realizzare un’attività di comunicazione digitale pianificata strategicamente, fornendo una metodologia facile da comprendere e da seguire. Una guida che fornisca spunti a chi già conosce il campo, su come applicare una logica di pensiero strategico per rendere più efficiente ed efficace il processo di sviluppo di un progetto digitale e la sua implementazione. Una guida destinata a tutti, per fornire spunti di riflessione, idee, casi; per evidenziare regole culturali e pratiche utili a capire meglio la Rete e a sviluppare progetti migliori, che producano più risultati.”

La prima edizione è del 2014, la seconda del 2016. Oggi il libro è adottato in diversi Atenei per i corsi di Laurea che attengono all’area della Comunicazione.

Cosa non secondaria: è un libro con una storia, che ho raccontato qui.

Si può acquistare qui.

Content Management

A cura di Alessandro Lucchini, Apogeo, 2002.

Il libro è nato in un’aula di formazione, durante il primo master in Web content management all’Ateneo Multimediale di Milano. Io mi sono occupata del capitolo sul Concept Design. E anche se è passato tanto tempo, mi piace ricordarlo. La scheda del libro è qui.

Mi sono anche divertita!

A volte non ho scritto di cose di lavoro.
Per esempio, mi sono ritrovata a ragionare sui tanti modi di vivere la maternità in Hai voluto la carrozzina?, nato dalla collaborazione di un nutritissimo e agguerritissimo gruppo di mamme blogger. Le quali, poco prima, avevano addirittura scritto uno spettacolo teatrale interpretato da Teresa Mannino e portato in scena in una serata unica a Milano, al Teatro Nazionale.
Fa molto ridere e un po’ anche pensare.